Nella sua
prefazione dedicata a Medardo Riccio, il Costa così riportava:
"Non ho
scritto un romanzo. I fatti ch'io narro sono veri; veri nei particolari, nei
nomi dei personaggi, nei luoghi dell'azione, nei tempi in cui accaddero, e fin
nei dialoghi che riporto. I galluresi potrebbero farne fede."
Infatti non andò mai a incontrare i
galluresi, discendenti dei protagonisti della vera faida raccontata nel suo romanzo. Forse aveva la coda di
paglia… o semplice paura di ricevere qualche schioppettata, per via delle balle raccontate…
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