“figlio del Diavolo” ... “era riuscito
ad imporre la sua autorità sugli altri con la forza dei pugni”...
peccato non abbia funzionato con la cognata che lo riempiva di botte quasi quotidianamente; evidentemente non
era tanto terribile.
Antonio Mamia il mancato suocero
di Pietro Vasa qui diventa Antonpietro; i Pileri diventano “Pilleri” parenti
dei Mamia, ma non si specifica che grado di parentela intercorresse tra i
suddetti.
Quando fu ucciso il
giovane Michele Mamia, il Muto, a quell’epoca, non sapeva
nemmeno cosa fosse un fucile.
Anche qui si parla dei soliti 70
omicidi; forse sarebbe il caso di leggere meglio il Costa, o consultare presso
gli archivi parrocchiali gli annali dei decessi avvenuti dal 1850 al 1856.
In quanto alla storia con
Francesca, sono tutte balle del Costa.
Per l’omicidio di Anton Stefano
Pes fu condannato Francesco Carbini.
Si sa quando e come il Muto perse
la vita, ma è preferibile continuare a circondare questa figura di un alone di
mistero e di romanticismo piuttosto che considerarlo come era in realtà: un
poveraccio portatore di un grave handicap che non gli permise di condurre una
vita normale.
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