Anche un emerito razzista come A. Niceforo, a suo tempo
(1897) ammaliato dalle balle di Costa,
non mancò di esternare le sue allucinazioni:
“Ad
Agius, paesello annidato sul monte c’è ancora un povera vecchia, superstite di
una guerra mortale che due famiglie s’erano dichiarata e che rimane – unica sopravvissuta
– ad attestare il sanguinoso epilogo della strage reciproca delle due famiglie.
La vecchia è la fanciulla chiesta in isposa, e poi abbandonata cinquant’anni
fa; è la causa della guerra e dello spargimento di sangue. In tutta la Gallura
si fa così…”
Chissà chi era il suo pusher…
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