Enrico Costa - Il Muto di Gallura, Ed. Tip. Tortu. Tempio 1912, pag. 12
Ogni tanto il diavolo
– a quanto asseriscono i vecchi – si affacciava alla rupe; e dopo aver
annunziata la sua presenza con un rullo sordo e prolungato, gridava per tre volte
rivolto al villaggio:
«Aggius meu, Aggius
meu; e candu sarà la dì chi ti zz’aggiu a pultà in buleu?».